VISITA PASTORALE PAPA FRANCESCO MILANO 25 MARZO 2017
Il 25 marzo il Santo Padre Francesco si è recato a Milano per la prima Visita pastorale alla Diocesi Ambrosiana.
Al Suo arrivo all’aeroporto di Milano-Linate, il Papa è stato accolto dall’Em.mo Card. Angelo Scola, Arcivescovo di Milano; dall’On. Roberto Maroni, Presidente della Regione Lombardia; dalla Dott.ssa Luciana Lamorgese, Prefetto di Milano; dal Dr. Giuseppe Sala, Sindaco di Milano; dal Dr. Paolo Micheli, Sindaco di Segrate e da altre personalità.
Nella prima mattinata, la visita al Quartiere Forlanini – “Case Bianche” di Via Salomone, dove il Santo Padre ha fatto visita a tre famiglie del quartiere ed ha incontrato alcuni rappresentanti delle famiglie di immigrati, rom e islamici residenti nella zona.
Successivamente il Santo Padre ha incontrato i sacerdoti ed i consacrati nel Duomo di Milano, dove si è fermato per alcuni minuti in adorazione del Santissimo Sacramento e in venerazione delle Reliquie di San Carlo Borromeo.
Terminato l’incontro, Papa Francesco ha recitato l’Angelus e benedetto i fedeli in piazza.
Riportiamo di seguito le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:
Cari fratelli e sorelle,
vi saluto e vi ringrazio per questa calorosa accoglienza qui a Milano. La nebbia se n’è andata! Le cattive lingue dicono che verrà la pioggia…Non so, io non la vedo ancora! Grazie tante per il vostro affetto, e vi chiedo per favore la vostra preghiera, di pregare per me, perché io possa servire il popolo di Dio, servire il Signore, e fare la sua volontà. E adesso vi invito a pregare insieme l’Angelus, tutti insieme.
Conclusa la preghiera dell’Angelus, il Santo Padre insieme l’Em.mo Card. Angelo Scola, Arcivescovo di Milano, si è recato in visita alla Casa Circondariale di San Vittore. Dopo un saluto iniziale alla direttrice della casa circondariale Gloria Manzelli e al cappellano don Marco Recalcati, il Santo Padre ha voluto incontrare alcune mamme detenute e i loro bambini. Francesco ha voluto visitare tutti tutti gli spazi della casa circondariale per poi pranzare insieme con 100 detenuti provenienti da tutti i reparti del carcere, riuniti attorno ad una tavola di 50 metri. Al termine della visita, il Papa si è rivolto ai carcerati ai quali ha detto: «Vi ringrazio dell’accoglienza. Io mi sento a casa con voi».
Nel pomeriggio, il Santo Padre si è recato al Parco di Monza dove ad attenderlo per la celebrazione della Santa Messa c’erano un milione di fedeli. Al termine della Santa Messa, l’Arcivescovo di Milano, Em.mo Card. Angelo Scola, ha rivolto al Papa alcune parole di ringraziamento.
Successivamente, nello Stadio Meazza-San Siro di Milano, il Santo Padre Francesco ha incontrato i ragazzi cresimandi e cresimati. Le parole conclusive del Papa sono state incentrate sul tema dell’educazione. Rispondendo alla domanda di una catechista, che chiedeva al Santo Padre consigli su come educare i ragazzi, Francesco ha risposto che è necessario garantire armonia tra testa, cuore e mani, tutti e tre linguaggi fondamentali che hanno bisogno l’uno dell’altro. Prima di allontanarsi, il Santo Padre ha voluto rivolgersi ai cresimandi per far loro promettere di non lasciar che giovani coetanei siano vittime di bullismo, verbale e fisico.
La risposta corale dei ragazzi all’unisono è stata: «Promesso!». Verso le 19 il Papa ripartito alla volta dell’aeroporto di Linate, per il rientro in Vaticano.
VISITA PASTORALE PAPA FRANCESCO CARPI 02 APRILE 2017
Il 2 aprile il Santo Padre ha visitato la città di Carpi, una settimana dopo che la cattedrale è stata riaperta al pubblico con una cerimonia presieduta dal cardinale segretario di stato Pietro Parolin.
Il tour del Pontefice è iniziato con la celebrazione della Santa Messa nella Piazza Martiri, dove ad attenderlo vi erano migliaia di fedeli. Tema centrale dell’omelia è stata l’esortazione a non lasciarsi demoralizzare e stringere dalla tristezza ma aprirsi alla speranza, seguendo l’esempio di Gesù.
Il tema della speranza è stato ripreso dal Santo Padre anche durante la successiva visita a Mirandola, dove si è rivolto ai fedeli esortandoli a mantenere “il coraggio di crescere e di far crescere i vostri figli in quella dignità, in quella fortezza, in quello spirito di speranza, in quel coraggio che voi avete avuto nel momento delle ferite” provocate dal sisma.”
Francesco ha anche esortato a non perdere un “deciso impegno” per recuperare i centri storici distrutti dal terremoto, simboli di memoria e spazi fondamentali per la vita sociale e comunitaria.
Prima della celebrazione della Santa Messa a Carpi, il Santo Padre ha voluto rivolgere un pensiero alle vittime della valanga in Colombia avvenuta la notte precedente ed un’esortazione affinché si fermino i sanguinosi scontri che si stanno verificando nella Repubblica Democratica del Congo, in Venezuela ed in Paraguay ma ci si orienti verso la strada del dialogo.
Le piazze di Carpi, anche quelle collegati con maxischermi, erano colme di migliaia di fedeli. Molto numerosi anche i malati ed i disabili che hanno voluto partecipare. A questi ultimi il Santo Padre ha rivolto un ringraziamento particolare: “Grazie a voi, che con le vostre sofferenze aiutate la Chiesa, aiutate a portare la croce di Cristo. Grazie! Grazie tante a voi!”.