In occasione della partenza e del rientro del Santo Padre, in Viaggio Apostolico a Cuba, negli USA e in visita all’ONU, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha indirizzato a Papa Francesco due messaggi di augurio e ringraziamento. Riportiamo di seguito i due testi.
“Santità,
desidero farle pervenire il mio più sincero ringraziamento per il messaggio che ha voluto cortesemente indirizzarmi nel momento in cui si accinge a partire per il viaggio apostolico a Cuba, negli Stati Uniti d’America e per la visita alla sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
L’Italia e la comunità internazionale guardano con attenzione del tutto speciale al suo viaggio nel continente americano. Sono vive le aspettative per la sua visita a Cuba dopo il recente storico riavvicinamento a Washington, per il quale la Santa Sede ha svolto un ruolo di primo piano. Parimenti intensa è l’attesa per la missione negli Stati Uniti, paese di imprescindibile riferimento sul piano globale, per il suo intervento difronte al Congresso e per la sua partecipazione alla Giornata mondiale delle famiglie a Filadelfia. Particolare interesse rivestirà l’attesa visita alle Nazioni Unite ed il suo intervento, nel settantesimo anniversario della fondazione e nel ricordo del discorso che vi tenne il suo predecessore Paolo VI cinquant’anni orsono.
Sono certo che, nel portare sostegno e incoraggiamento alle locali comunità cristiane, la sua presenza recherà un importante messaggio di pace e fraternità, stimolando una sempre più profonda presa di coscienza sull’urgenza di un’azione corale della comunità internazionale per affrontare le difficili sfide poste dalla guerra, dalla povertà, dalla fame e dalle innumerevoli tragedie che affliggono la famiglia umana.
Mi è gradita l’occasione per rinnovarle i sensi della mia profonda stima e considerazione”.
Roma, 19 settembre 2015
“Santità,
a nome mio personale e del popolo italiano tutto, desidero porgerle il più cordiale bentornato al rientro dal suo viaggio apostolico a Cuba, negli Stati Uniti d’America e dalla visita alla sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Il profondo significato pastorale e politico della sua visita rappresenta un forte incoraggiamento per le Chiese cubana e statunitense, ma anche per tutti, credenti e non, cui ha indirizzato il suo accorato messaggio di libertà, di pace, di tolleranza e solidarietà. Sono temi, questi, sempre attuali, sui quali l’intera comunità internazionale e l’ONU sono chiamati a riflettere, per fronteggiare efficacemente le sfide globali che affliggono il mondo di oggi.
Con profonda considerazione, le rivolgo il mio affettuoso pensiero.”
Roma, 28 settembre 2015